Legal Marijuana in California: It Is a Revolution

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Marijuana libera in California, è una rivoluzione

Tra pochi giorni la cannabis potrà essere usata in cucina e in cosmetica. Si prevede un grande rinnovamento del costume ma anche un enorme giro d’affari. Con il rischio di infiltrazioni della malavita

La cannabis non potrà essere mescolata con l’alcol, la nicotina, la caffeina e i prodotti ittici. Ma potrà essere usata ampiamente in cucina e in cosmetica: sono già pronti biscotti, torte e gelati alla marijuana, e anche creme anticellulite e burro di cacao alla canapa. La cioccolata con cannabis ha molti fan, ma è vietato mettere «erba» nelle caramelle e altri dolciumi per i bambini. Fra due giorni scocca l’ora della marijuana libera in California: per l’America è una svolta nei costumi e nelle regole sociali. Col rischio di nuovi conflitti. Questa sostanza psicoattiva, a lungo al bando al pari di tutte le altre droghe anche se assai più leggera, anno dopo anno è stata parzialmente «riabilitata» man mano che alcuni Stati americani l’hanno dichiarata legale prima per uso medico, poi anche per consumo «ricreativo». Il governo federale Usa, però, continua a considerarla illegale. Fin qui sono stati evitati conflitti perché gli Stati che hanno legalizzato la marijuana — Oregon, Colorado, Alaska, Washington State — si sono adeguati al voto di un referendum popolare e perché queste regioni, poco popolate, sono mercati abbastanza piccoli, alimentati da attività artigianali.

Con la California, il più popoloso e ricco degli Stati dell’Unione, cambia tutto: per gli Usa e forse altrove, visto il peso economico e culturale che l’America ha nel mondo. Secondo i centri di ricerca, già in passato i 40 milioni di californiani spendevano 7,7 miliardi di dollari l’anno per acquistare «erba» illegalmente o per uso medico. Ora si prepara a un boom dei consumi. A Los Angeles sono già di moda i tea party a base di piante di canapa mentre lo Standard Hotel di Hollywood aprirà una dispensa di cibi alla marijuana. Nascono nuovi piccoli imprenditori, soprattutto imprenditrici perché a trasformare l’«erba» in business sono soprattutto donne. Ma è in arrivo la grande industria: l’affare è gigantesco. Con rischi di infiltrazioni criminali che le 276 pagine di regolamenti del governo della California non possono escludere. Il rischio maggiore è il riciclaggio perché in un Paese in cui quasi tutto il denaro si muove elettronicamente, per la marijuana bisognerà usare le banconote: le banche non concedono, infatti, i loro canali temendo di essere punite dal governo di Washington, visto che il commercio a livello federale è ancora reato. E il ministro della Giustizia, Jeff Sessions, promette una linea dura.

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