In alcuni Stati la pratica diventa sempre più diffusaspesso a causa delle numerose conversioni all’Islam
Quando le mogli diventano quattrocosì la poligamia conquista gli Usa
di PAOLO PONTONIERE
Quando le mogli diventano quattro così la poligamia conquista gli Usa
QUANTI siano i poligami in America è un dato difficile da stimare con certezza. Secondo la Associated Press, negli Usa le famiglie poligamiche – quelle nelle quali un uomo sposa più donne – sarebbero dalle 30 alle 100 mila e si suppone che la maggioranza viva nello Utah. Limitata, per tradizione, a stati del Midwest e del South-West – dove vivono i mormoni e i cristiani fondamentalisti che la praticano – di recente la poligamia ha fatto capolino anche in altri Stati.
E’ dello scorso aprile la notizia che il servizio sociale texano aveva ordinato la rimozione di quasi 500 bambini dagli edifici del YFZ Ranch, appartenente alla setta di poligami Flds di Eldorado in Texas. Adesso, però, la pratica si sta diffondendo anche tra i residenti di Stati storicamente più laici come quelli della East Coast, in particolare in città come New York e Jersey City che attraggono sostanziose fette di immigranti da stati africani come il Ghana, la Nigeria e il Sudan e da altre nazioni in cui la poligamia è praticata o per tradizioni culturali o per motivi religiosi.
Se in passato la pratica arrivava trasporatata sulle ali di flussi demografici esogeni, nelle regioni Est degli Usa la poligamia attecchisce anche tra le popolazioni indigene, come quelle afroamericane. Si copre così – come raccontano Npr e Washington Post – che l’area metropolitana a maggior densità di nuclei familiari poligamici sarebbe quella di Filadelfia, prima capitale (nel 1790) e sesta città più popolosa degli Stati Uniti, e di recente teatro di battaglia elettorale tra Barak Obama e Hillary Clinton.
A fare di Filadelfia un santuario della poligamia sarebbe un mix unico di ragioni etnico-religiose e fattori sociali. Prima fra tutte, la conversione all’Islam di moltissimi residenti di colore della città. La religione islamica permette infatti a ogni credente, se lo vuole, di sposare fino a quattro donne, a patto però che il marito non ne favorisca mai una a discapito delle altre, sia dal punto di vista affettivo che da quello materiale.
Secondo calcoli della Nation of Islam, i musulmani neri a Filadelfia sarebbero oltre 100 mila, e molti di questi vivono lungo la Lancaster Avenue, che viene così affettuosamente soprannominata “Muslim Main Street”. Philadelphia vanta anche il merito di essere la mecca del nazionalismo islamico afroamericano di stampo ecumenico. Il leader è Wallace D. Muhammad, figlio e avversario di Louis Farrakhan, guida spirituale per l’appunto della Nation of Islam.
Un’altro dei motivi che rendono l’area metropolitana di Filadelfia particolarmente sensibile alla poligamia è il gran numero di detenuti che si registra tra i giovani afroamericani: 602 ogni 100 mila abitanti. Mentre nella fascia di età tra i 25 e i 29 anni si arriva al 10,4%. Non è esagerato sostenere che a Filadelfia si trovano più giovani afroamericani in carcere di quanti ce ne siano nelle università.
Anche la mortalità fa la sua parte. La durata media della vita del maschio afroamericano di Filadelfia è di 15 anni inferiore a quella dei bianchi, 61 contro 76,4, mentre il National Center for Victims of Crime sostiene che le possibilità di morire di morte violenta per un giovane di colore sono 5 volte superiori a quelle di un giovane bianco. La poligamia diventa una scelta obbligata perle famiglie che vogliono offrire una presenza maschile ai loro figli. Secondo un rapporto di National Public Radio, il maggiore network radiofonico pubblico Usa, un gran numero di seconde, terze e quarte mogli si conterebbe proprio tra le vedove con bambini piccoli, o divorziate, e tra le giovani cresciute in famiglie poligamiche o che si sono convertite all’Islam.
“La Filadelfia di oggi è simile all’Arabia del VII secolo”, sostiene Abdullah, l’imam della moschea di Filadelfia, “la poligamia venne introdotta in quell’epoca per far fronte alla morìa di maschi provocata dalle guerre che si combattevano allora in Medio Oriente. Purtroppo noi abbiamo l’Aids che sta creando una vera e propria penuria di uomini disponibili a farsi carico di famiglie con bambini”.
Così, Abdullah spesso finisce per celebrare secondi, terzi e quarti matrimoni. Sempre in segreto, perché non ammessi dalla legge, e facendo bene attenzione che l’unione stia avvenendo tra due musulmani ortodossi. “Il Corano specifica che un uomo può sposare donne di sua scelta – aggiunge l’imam – due, tre e pure quattro, ma se pensa di non poter essere giusto, allora che ne sposi una sola”.
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