Gore scende in campo
“Finanziate Obama”
E Barack arruola l’ex direttrice della campagna di Hillary
FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK
Al Gore scende in campo al fianco di Barack Obama. L’ex vice di Bill Clinton e candidato alla Casa Bianca nel 2000 ha rotto gli indugi e si è schierato con il senatore afro-americano dopo aver tenuto il popolo democratico col fiato sospeso per oltre cinque mesi. L’annuncio è arrivato ieri dallo stesso Gore che ha ufficializzato la decisione nel corso di un comizio alla Joe Louis Arena di Detroit in cui per la prima volta è comparso accanto al senatore dell’Illinois. «Tra poche ore salirò su un palco per annunciare il mio appoggio ad Obama», ha dichiarato l’ex vicepresidente in una email inviata ai sostenitori. «Da oggi fino al giorno delle elezioni – ha aggiunto – farò quanto è in mio potere affinché Obama sia eletto presidente degli Stati Uniti».
Secondo Gore, il senatore nero va premiato per aver avuto la capacità nel corso dell’ultimo anno e mezzo di consolidare intorno a sé un movimento di elettori ampio e forte: «Lui sa che il cambiamento non viene dalla Casa Bianca o da Capitol Hill, ma dalla gente». Per questo l’ex vice di Bill Clinton ha sollecitato tutti gli iscritti al sito AlGore.com a contribuire con donazioni alla campagna elettorale. E’ la prima volta che l’ex rivale di George W. Bush nelle elezioni del 2000 chiede esplicitamente ai suoi iscritti un contributo economico, sottolineando la determinazione a sostenere con ogni mezzo la corsa di Barack Obama verso la Casa Bianca. «Questo momento e queste elezioni – ha aggiunto – sono troppo importanti ed è necessario agire con ogni iniziativa».
Figura di spicco del partito democratico Al Gore ha sempre mantenuto una posizione defilata nella corsa per la nomination che vedeva il senatore dell’Illinois opposto a Hillary Clinton, evitando così che la sua scelta potesse alterare gli equilibri decretati dal voto popolare. La discesa in campo all’indomani del ritiro dell’ex First Lady riveste tuttavia un doppio significato: da una parte facilita Obama a compattare il partito lacerato dalla lotta senza quartiere delle primarie. Dall’altra lo aiuta a essere più credibile sulle questioni ambientali rispetto al rivale repubblicano John McCain che veste i panni dell’ecologista per rubare voti ai democratici. Non a caso l’endorsement avviene in Michigan, uno stato democratico che i repubblicani puntano a conquistare grazie alla fuga di voti di Hillary Clinton, inoltre è stato proprio nella regione dei Grandi laghi che Obama ha incassato un altro appoggio eccellente, quello di John Edwards.
Forte del nuovo appoggio, Obama ha inoltre deciso di assumere l’ex direttore della campagna elettorale di Hillary Clinton, Patti Solis Doyle. La Doyle, che aveva lasciato la squadra della senatrice a febbraio in seguito alle profonde divergenze strategiche tra le due, avrà il compito di coordinare lo staff del futuro candidato alla vice-presidenza.
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