2042 Whites New Minority in the U.S.A.

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Se oggi i bianchi sono il 66% della popolazione diventeranno il 46%

Vero e proprio boom degli ispanici: da 46,7 diventeranno 132,8 milioni

Usa, i bianchi nuova minoranza

il “sorpasso” avverrà nel 2042

WASHINGTON – Nel giro di una generazione negli Usa i bianchi saranno la nuova minoranza. Infatti, secondo i dati diffusi oggi dall’Ufficio censimenti statunitense, nel 2042 la maggioranza della popolazione sarà formata in gran parte da ispanici e asiatici. Questa proiezione anticipa di otto anni quella stilata nel 2004, che prevedeva il sorpasso delle attuali minoranze nel 2050.

L’immigrazione. Il fenomeno dipende dall’aumento dell’afflusso degli stranieri, che se oggi è di 1,3 milioni, entro la metà del secolo salirà a 2 milioni all’anno, secondo quanto ha riportato il New York Times. Ma non solo: l’aumento del flusso si sommerà all’alto tasso di natalità dei migranti, soprattutto degli ispanici. Entro il 2050 la popolazione Usa aumenterà dagli attuali 305 milioni di abitanti a 439. Se oggi i bianchi rappresentano il 66% della popolazione, sono solo il 55% nella fascia di età compresa tra zero e cinque anni. A partire dal 2030, per la prima volta, la popolazione bianca inizierà a diminuire. E nel 2050 il sorpasso sarà netto: i bianchi saranno il 46%. Il fenomeno sarà graduale: entro il 2023 le cosiddette minoranze costituiranno la maggioranza della popolazione sotto i 18 anni ed entro il 2039 quella degli americani in età lavorativa. “Nessun altro paese ha potuto sperimentare un cambiamento etnico e razziale così rapido” ha sottolineato il ricercatore Mark Mather intervistato dal quotidiano newyorkese.

Ispanici e asiatici. Il vero boom sarà quello degli ispanici, che quasi triplicheranno. Oggi sono la minoranza più numerosa degli Stati Uniti, ma se attualmente sono 46,7 milioni, diventeranno 132,8 milioni. Ciò vuol dire che quasi un abitante degli States su tre sarà di origine ispanica. Seguono gli asiatici, che da 15,5 milioni diventeranno 40,6 milioni di persone. Gli afroamericani, che oggi sono il 15%, si mantengono stabili, aumentando di poco rispetto al 2008.

Le possibili conseguenze. Il fenomeno è senza precedenti. Anche perché molto probabilmente questi dati diffusi dall’Ufficio censimenti scateneranno un dibattito politico sull’immigrazione, la sovrappopolazione e il cambio di elettorato. William H. Frey, intervistato dal NYT, spiega che secondo uno studio del Brookings Institution per le elezioni presidenziali del 2028 le minoranze costituiranno per la prima volta sarà la maggioranza degli adulti tra i 18 e i 29 anni. In più, come tutti i paesi europei, anche il gigante statunitense si troverà a fare i conti con l’invecchiamneto della popolazione. Già nel 2030 quasi un cittadino su cinque avrà più di 65 anni.

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