NEW YORK – Il piano da 700 miliardi di dollari che dovrebbe contribuire a salvare leconomia americana, «è in grado di evitare la recessione del Paese e può salvare posti di lavoro». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti George W. Bush nel corso del messaggio alla Nazione pronunciato nella nella East Room della Casa Bianca. Il discorso è stato trasmesso in diretta tv in prime time, il momento di maggiore audience televisivo. L’inquilino della Casa Bianca ha precisato che quello attuale è un momento «straordinario» per l’America. «Siamo nel mezzo – ha aggiunto – di una crisi finanziaria».
«SERVE UN PIANO» – In una drammatica allocuzione televisiva di 15 minuti, con il viso particolarmente teso, il presidente degli Stati Uniti ha esortato il Congresso ad approvare quanto prima un ambizioso piano di salvataggio per arginare la crisi del mutui che sta minando l’economia americana. Nel suo discorso alla nazione, Bush ha tentato di spiegare, con toni quasi didascalici, le ragioni della crisi, e ha confermato che i due candidati alla sua successione, il repubblicano John McCain e il democratico Barack Obama, saranno in giornata alla Casa Bianca per parlare della crisi.
ALLARME RECESSIONE – Se il piano non verrà approvato, ha detto Bush, «si andrà incontro a una lunga e dolorosa recessione, con milioni di americani che perderanno il proprio posto di lavoro». L’intervento di Bush in “prime time” televisivo ha chiuso una giornata lunga e drammatica, mentre un accordo in Congresso, dopo lunghe ore di tira e molla tra i deputati, appare ora più vicino essendo state superate una serie di difficoltà, tra cui quella di un tetto agli stipendi dei super manager.
OBAMA – MCCAIN – Poche ore prima dell’intervento di Bush, il colpo di scena: McCain, convinto che il piano non sarebbe stato approvato, chiede di sospendere la campagna elettorale e di rinviare il primo dibattito con Obama, in calendario domani. Obama rifiuta, ma i due pubblicano una dichiarazione congiunta con l’impegno a risolvere la crisi in maniera bipartisan. Il segretario al Tesoro Henri Paulson e il numero uno della Fed Ben Bernanke hanno esortato il Congresso a una rapida approvazione del progetto salva-finanza, così da ridare stabilità ai mercati, evitando «severe» conseguenze sull’economia. Bernanke, davanti alla Camera, ha infatti spiegato che l’economia americana, nella seconda parte dell’anno crescerà ben al di sotto del proprio potenziale, anche perchè il rallentamento dell’economia globale dovuto alla crisi frenerà le esportazioni Usa, che nei primi tre mesi avevano trainato la crescita
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