Hillary in China: “United Against the Crisis”

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Hillary in Cina: “Uniti contro la crisi”

Vertice con il ministro degli Esteri di

Pechino: «Rafforzare collaborazione»

PECHINO

Gli Usa aspirano a relazioni «positive e di collaborazione» con la Cina, che permettano ai due Paesi di far fronte ai «formidabili problemi» che sono sul tappeto come la crisi economica ed i cambiamenti climatici. Lo ha detto oggi il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, da ieri in Cina a conclusione della sua prima missione all’estero nel corso della quale ha visitato anche Giappone, Corea del Sud ed Indonesia.

Lavorando insieme, ha detto il segretario di Stato in una conferenza stampa al termine del suo incontro col ministero degli esteri cinese Yang Jiechi, Usa e Cina possono «portare il mondo fuori dalla crisi». Yang ha ricambiato, riaffermando la fiducia della Cina nei titoli di Stato americani, nei quali ha già investito 700 miliardi di dollari. Nella sua prima visita in Cina da segretario di Stato, Hillary ha scelto di mettere in secondo piano i problemi di Taiwan, del Tibet e dei diritti umani, suscitando la reazione dei gruppi umanitari. Un portavoce di Amnesty International ha affermato che con questa scelta il segretario ha «danneggiato le future iniziative degli Usa sui diritti umani».

Su questi problemi, hanno detto all’unisono Clinton e Yang, i due Paesi «si sono trovati d’accordo nell’essere in disaccordo». Dissidenti, come la blogger Zeng Jinyan e lo scrittore Yu Jie, hanno affermato di essere stati messi stamattina agli arresti domiciliari, per impedirgli di incontrare il segretario di Stato. Hillary Clinton è stata poi ricevuta dal premier Wen Jiabao e dal presidente Hu Jintao che, ha annunciato il ministro Yang, avrà in aprile a Londra il suo primo incontro bilaterale col presidente americano Barack Obama.

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