Mark Sanford, la fuga d’amore
decapita il partito repubblicano
Il governatore scomparso da tre giorni ha ammesso di essere andato in Argentina con l’amante. Al ritorno si dimette da presidente dei governatori repubblicani. Era un nome di punta in vista delle presidenziali del 2012
E’ finito nel peggiore dei modi l’ultimo trekking di Mark Sanford, il governatore della Carolina del Sud scomparso alcuni giorni fa senza avvertire la famiglia e facendo stare in pensiero i colleghi e il mondo politico americano. «Probabilmente è sui monti Appalachi per una delle sue consuete scalate» aveva spiegato lo staff del governatore per prendere tempo subito dopo la sparizione. Era nota la passione di Sanford per quelle cime suggestive ma la spiegazione non aveva convinto familiari ed amici che non riuscivano a spiegarsi il perché di una partenza improvvisa e senza preavviso: «Non è da lui». E in effetti questa volta non sono stati i monti Appalachi la meta della spedizione in solitario di Sanford, bensì la più esotica terra Argentina dove il governatore si è recato per un trekking molto particolare, tra le lenzuola della sua amante. E’ così in un colpo solo, ha perso la stima dei familiari, la carica di presidente dell’Associazione dei governatori repubblicani e la possibilità di correre per il Grand Old Party nelle elezioni presidenziali del 2012. Il suo nome era infatti tra quelli dei papabili per un posto nel ticket repubblicano 2012 specie dopo la dura battaglia contro il pacchetto di stimoli fiscali varato dall’amministrazione di Barack Obama. E invece il sogno della Casa Bianca si infranto a Buenos Aires dove il governatore ha trascorso un paio di notti bollenti con la sua amata, non certo una fiamma recente bensì una donna conosciuta ben otto anni fa, con cui ha intrecciato una relazione passionale da circa un anno. E nemmeno troppo clandestina visto che, a suo dire, la moglie e alcuni dei suoi familiari, tra cui i quattro figli, ne erano al corrente da cinque mesi. «Ho fatto star male molte persone», ha ammesso Sanford in una conferenza stampa organizzata in tutta fretta dal suo staff dopo che il governatore è stato colto quasi in flagrante da una cronista. Il clamore suscitato dalla sua scomparsa lo ha spinto infatti a far ritorno da Buenos Aires, dove aveva deciso di recarsi all’ultimo minuto e a quanto pare da solo mentre la moglie e i figli erano al mare. Avvertito, si presume dai suoi collaboratori, è tornato negli Usa un giorno prima del previsto ma durante lo scalo all’aeroporto di Atlanta è stato riconosciuto da una giornalista di «The State», il quotidiano di Columbia, capitale della Carolina del sud. La reporter era stata avvertita da qualcuno: «E’ stata una vacanza esotica dopo un periodo di lavoro particolarmente impegnativo», ha dichiarato Sanford incalzato dalle domande della cronista. Il governatore non ha saputo spiegare perché il suo staff avesse detto che stava facendo trekking, glissando inoltre alla domanda se avesse trascorso le notti argentine in albergo o a casa di qualcuno. Classe 1960 Sanford ha vissuto in Florida e New York prima di far ritorno in Carolina del Sud dove ha lavorato nella piantagione di famiglia. Nel 2002 arriva l’elezione a governatore e la conferma nel 2006. «E’ l’ultima volta che mi presento per questo incarico», aveva detto tempo fa guardando con sempre maggiore convinzione verso Washington. Ma un trekking di troppo gli è costato la scalata alla Casa Bianca.
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