Il presidente Barack Obama sbarca a sorpresa in Afghanistan, firma un patto di partnership strategica decennale e parla agli americani annunciando che “il tempo della guerra” sta finendo. La permanenza di Obama in Afghanistan è durata in tutto meno di sette ore. Poco dopo il tramonto l’Air Force One è atterrato nella base aerea di Bagram e da qui un elicottero lo ha portato a Kabul dove ha incontrato il presidente afghano Hamid Karzai per firmare l'”Accordo di partnership strategica” di durata decennale che entrerà in vigore alla fine del 2014 quando l’ultimo soldato americano verrà ritirato.
Sono serviti 20 mesi di negoziati per arrivare al testo che disegna cosa avverrà dopo la fine della missione “Enduring Freedom” iniziata in risposta agli attacchi dell’11 settembre 2001 lanciati da Al Qaeda. E’ stato lo stesso Obama a illustrarlo agli americani parlando per 11 minuti in diretta tv da un hangar della base di Bagram, con alle spalle alcuni mezzi blindati. “L’accordo prevede che dopo il ritiro le truppe americane saranno impegnate in attività di controterrorismo e di addestramento delle forze afghane ma non costruiremo basi permanenti in questa nazione così come non ne pattuglieremo le città e le montagne” ha detto Obama, al fine di trasmettere in patria la percezione che il “tempo delle guerre sta terminando”.
“Questo periodo di conflitti è iniziato qui in Afghanistan e terminerà qui, con lo sguardo rivolto verso il futuro, per porre le basi di una pace giusta e duratura” ha aggiunto Obama, sottolineando come l’imminente summit della Nato a Chicago ratificherà il passaggio delle consegne della sicurezza alle forze afghane al termine del 2014. “Possiamo vedere di fronte a noi la luce di un nuovo giorno” ha concluso Obama, riferendosi all’eliminazione di Bin Laden come al momento di svolta che lo rende possibile: “Un anno fa partì dall’Afghanistan l’operazione che lo eliminò, il nostro obiettivo è di distruggere Al Qaeda e siamo in procinto di riuscirci”.
Dopo aver portato a termine il ritiro delle truppe dall’Iraq, Obama assicura dunque agli americani che anche il conflitto afghano sta finendo nell’evidente tentativo di presentarsi alla prova della rielezione in novembre potendo vantare di aver chiuso la stagione delle guerre post-11 settembre. Ma da New York, la città pù ferita a causa degli attacchi di Al Qaeda, a rispondergli è lo sfidante repubblicano Mitt Romney accusandolo di “politicizzare l’eliminazione di Bin Laden” al fine di “strumentalizzare a fini propri il momento di unità nazionale coinciso con la fine del leader di Al Qaeda”.
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