Elezioni Usa: per una montagna di dollari
Più di due miliardi di dollari. Questa campagna elettorale per la Casa Bianca ha battuto il record di finanziamenti. E negli ultimi giorni, milioni di dollari verranno investiti negli spot pubblicitari da mandare in onda negli Swing States
Cosa fareste voi se aveste a disposizione 8 milioni e mezzo al giorno da spendere in due settimane per “acquistare” (almeno questo è stato il verbo che ha usato un paio di mesi fa il settimanale Time) la Casa Bianca? Mitt Romney e i repubblicani sanno bene come investire quella montagna di denaro: spot, spot, spot e ancora spot negli stati in bilico(Swing State). E comizi, un tour in pullman e in aereo per uno tra i più serrati porta a porta a caccia di voti che si sia mai visto nella storia delle elezioni americane.
Che questa fosse una campagna dei record di raccolta fondi, si era compreso da tempo. E gli ultimi giorni non hanno certo smentito il trend degli ultimi mesi: al 17 di ottobre il candidato repubblicano si è ritrovato con 169 milioni di dollari in contanti da spendere, quasi 10 milioni al giorno. Anche il portafoglio di Barack Obama non scherza, ma è meno gonfio di quello del suo rivale: 99 milioni di dollari in contanti alla fine di settembre.
Il New York Times ha fatto un conteggio globale di quanto sia (stato) grande il fiume di denaro che ha alimentato la campagna elettorale nell’ultimo anno. La prima sorpresa è che Obama e i democratici hanno raccolto un poco di più rispetto a Mitt Romney; un miliardo e 60 milioni di dollari per il presidente, 954 milioni di dollari per l’avversario. Alla fine, la somma è quasi due miliardi di dollari, quello che Time aveva preannunciato sarebbe stata la cifra complessiva raccolta da repubblicani e democratici in questa corsa alla presidenza.
Una montagna di denaro che – scriveva il settimanale nel numero con la famosa copertina con la foto della Casa Bianca e il cartello “in vendita” in primo piano – era (è) in grado di condizionare gli stessi meccanismi della democrazia americani.
Il quotidiano newyorkese ha spiegato anche quali siano state le fonti da cui i due candidati abbiano attinto. Come già si sapeva, Mitt Romney è stato foraggiato da Wall Street. Il centro finanziario degli Usa ha versato decine di milioni di dollari che, sommati alle donazioni milionarie date da singole persone (industriali, manager), hanno portato alla cifra record di 954 milioni di dollari.
Rispetto al 2008, le compagnie di assicurazione, gli studi di avvocati e il settore medico, le società immobiliari hanno dato meno soldi a Barack Obama. Che ha avuto importanti finanziamenti dalla Silicon Valley e dall’industria tecnologica. Anche i pensionati hanno puntato le loro fiches su Obama. La maggior parte dei milioni di dollari raccolti dal presidente è arrivata attraverso piccole donazioni (non più di 200 dollari) al suo comitato elettorale (non ai Super Pac, che possono raccogliere tutti soldi che vogliono). Quattro milioni e 200.000 americani (un milione in più rispetto a quattro anni fa) hanno finanziato in questo modo la macchina elettorale di Obama.
In questi ultimi giorni, quei milioni di dollari a disposizione dei candidati sono fondamentali per l’esito finale della gara. Gli spot cercheranno di convincere gli incerti. Una montagna di dollari per un pugno di voti.
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