The Thousand Dead Since the Newtown Massacre

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I mille morti dopo il massacro di Newtown – MAPPA

Tante sono le vittime uccise con armi da fuoco negli Usa dopo la strage della Sandy Hook School

La lunga teoria delle figure umane iconizzate parte da una di quelle più piccole che, in fondo alla pagina web, rappresenta i bambini (le altre, più grandi, invece, gli adulti): il click apre la finestrella e compare il nome di Grace McDonnell, 7 anni, morta a Newtown in Connecticut. Spostare il mouse del computer sull’omino accanto e aprire la corrispondente finestra vuol dire trovare (ritrovare?) il nome di un’altra delle vittime della strage della Sandy Hook School.

E così via, risalendo in su, verso il margine sinistro della pagina, si leggono i nomi di tutti i morti di quel massacro, e superata la prima boa, quella della data del 14 dicembre 2012, la fila di snoda verso l’alto segnando tutti i giorni del calendario che ci separano da quel giorno. E non c’è nessuno giorno che no abbia (avuto) uno o più morti, uccisi dalle armi da fuoco negli Stati Uniti. Alla fine il conto è di 916, quasi mille morti in poco più di un mese.

Il magazine Slate ospita questa triste statistica, ma anche impressionate , se si pensa al dibattito che è nato dopo Newtown sul controllo delle armi. L’idea non è della testata, ma di un “anonimo” utente di Twitter che (come spiega lo stesso sito) ha aperto un account subito dopo la strage di Aurora, nello scorso luglio. Voleva contare il numero di morti giornalieri, raccogliendo le notizie attraverso il web.

Impresa non facile, visto che la possibilità di fare questo conteggio è un problema anche per associazioni importanti come il Brady Center to Prevent Gun Violence. Eppure, seppur incompleta, ma non imprecisa, la statistica è sicuramente una delle prove più efficaci per dimostrare (se mai ce ne fosse bisogno) quanto sia drammatico il fenomeno negli Usa.

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