Revenge or Justice? Fines for Subprime Mortgages Aren't Convincing

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Ma è davvero un attacco alla finanza quello lanciato nelle ultime ore da Obama, che ha fatto causa a Standard & Poor’s per i mutui subprime? C’è da dubitarne. Vediamo perché.

A sbagliare le valutazioni sui mutui subprime, che ricevettero la AAA mentre erano titoli speculativi, non fu solo Standard & Poor’s ma anche anche le altre due agenzie di rating, Fitch e Moody’s. Tuttavia solo la prima è stata incriminata. Perché questa discriminazione? La Casa Bianca non ha saputo fornire risposte plausibili, tuttavia chi ha buona memoria ricorderà che Standard & Poor’s nel 2011 abbassò per la prima volta il rating del Debito pubblico americano, suscitando una reazione violentissima del governo americano, talmente brutale da indurre le altre due agenzie a non dar seguito alla tentazione di fare altrettanto.

Passati due anni solo Standard & Poor’s viene colpita da un provvedimento spettacolare, per fatti commessi ben cinque anni prima: se fosse vera Giustizia avrebbe dovuto colpire tutti indiscriminatamente e, invece, così, è lecito chiedersi: trattasi di regolamento di conti?

E ancora: perché un’azione civile e non penale? Se i fatti sono stati così gravi, sarebbe necessario un processo e in grande stile, con tanti imputati non solo tra le agenzie di rating ma anche tra le grandi banche americane. Ormai sappiamo tutto della vicenda dei mutui subprime e su come risparmiatori, banche, fondi di investimento siano stati gabellati su ampia scala. Il dolo c’è, eccome. Però, in cinque anni, nemmeno un’azione penale è stata avviata contro i grandi banchieri di Wall Street ed è stato proprio il governo Obama a giustificare questa incredibile passività, con argomentazioni che persino un quotidiano certo non ostile al presidente, come il New York Times, ha giudicato risibili. Forse perchè la stessa Amministrazione è infarcita di lobbisti della grande finanza?

L’impressione, sgradevole per un grande Paese come gli Usa, è che le élite del mondo finanziario beneficino, di fatto, di un’immunità penale, secondo una regola tacita che vale solo se non viene violata o se non si stabiliscono dei precedenti. E allora, contro quei pochi che sono chiamati a rispondere delle proprie responsabilità viene usato il diritto civile, avanzando richieste di risarcimenti fantasmagorici (5 miliardi di dollari) che fanno titolo, sensazione, danno l’impressione al popolo che Giustizia è fatta, mentre lasciano di fatto intatta l’immunità della Casta, ristretta, dei superbanchieri di Wall Street.

E tanta perplessità in chi segue queste vicende con disincanto.

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