Forse la sua è stata solo un’ingenuità, forse solo una provocazione, o forse, più semplicemente, la sua domanda è stata l’espressione di una vera e legittima preoccupazione. La diffusione dei droni commerciali nei cieli d’America nei prossimi anni pone molti quesiti. E lei, ne aveva uno in particolare da sottoporre ai colleghi della commissione del Senato degli Stati Uniti che sta facendo audizioni sul tema: ma verranno usati anche nelle cause di divorzio?
Kelly Ayotte è repubblicana. Ed è preoccupata per la privacy degli americani. L’invasione dei droni rischia di metterla ancora di più a rischio, ora che è già duramente provata dalla sorveglianza effettuata dalla National Security Agency. Solo che in questo caso, il drone non lavorerebbe per il governo federale, ma per uno dei due coniugi, quello che vuole controllare se l’altro è impegnato in qualche scappatella. “Sarebbe molto più efficace di un detective!” – ha detto l’Ayotte, già famosa per il suo appoggio alla causa della libertà di possesso di armi da fuoco. Visto quello che si muoverà nel cielo americano tra poco tempo, più che una provocazione, la sua potrebbe apparire una previsione. Altro che paparazzi! Qui si tratterebbe di un infallibile occhio inseguitore.
Droni militari e droni commerciali
L’obiettivo è quello del 2015, ma è più realistico che il via libera ai droni commerciali arriverà nel 2017. Il numero uno della Federal Aviation Administration Michael Huerta prevede che entro allora potrebbero esserci 8.000 Uav (Unmanned Aerial Vehicles) sopra la testa degli americani. Non solo quelli che porterannno i pacchi di Amazon, come già annunciato dall’azienda di Jeff Bezoz, ma tanti altri che veranno utilizzati per la più svariate funzioni: commercio, meteo, sicurezza e sorveglianza (attenzione: ricordatevi delle parole della Ayotte), controllo del territorio e dell’ambiente. La Matternet, per esempio, sta portando avanti un progetto per un drone in grado di portare cibo e mezzi di sopravvivenza nelle aeree rurali; altre imprese, invece, studiano Uav capaci di trasportare macchine fotografiche e telecamere per inseguire – per esempio – le star di Hollywood (attenzione: ricordatevi delle parole della Ayotte).
Già allo stato attuale, sono diversi i droni utilizzati negli Stati Uniti. per lo più sono quelli delle agenzie governative che li utilizzano per la sorveglianza: monitorare il lungo confine con il Messico per impedire l’immigrazione e i traffici clandestini, o per specifici controlli in alcune particolari operazioni di polizia. Gli altri droni, sono quelli militari, utilizzati dalla Cia e dal Pentagono nella lotta contro il terrorismo islamico. Sono quelli che hanno colpito e ucciso in Afghanistan, Pakista, Yemen. Di questo si conosce quasi tutto. La nuova frontiera del “drone civile” è quella di diventare uno strumento indispensabile per il commercio. E per la sorveglianza privata. Da qui, l’idea che la domanda della senatrice Kelly Ayotte ha fatto davanti alla commissione di Capitol Hill che sta studiando la pratica non sia tanto una provocazione quanto una previsione: ma non è che verranno anche usati per le cause di divorzio?una previsione: ma non è che verranno anche usati per le cause di divorzio?
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.