Donald Trump Ignores the Fundamental Principles of the US Constitution

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Donald Trump ignora i fondamenti della Costituzione americana

Il commento / Se la Presidenza degli Stati Uniti fosse un Reality Show come quello che rese Trump famoso, e se l’argomento del “gioco” fosse l’educazione civica, il conduttore pronuncerebbe oggi quelle cinque parole fatidiche: “Mister Trump, you are FIRED”, sei fuori!

di VITTORIO ZUCCONI

10 febbraio 2017

Se la Presidenza degli Stati Uniti fosse un Reality Show come quello che rese Trump famoso, e se l’argomento del “gioco” fosse l’educazione civica, il conduttore pronuncerebbe oggi quelle cinque parole fatidiche: “Mister Trump, you are FIRED”, sei fuori!

 

Il significato profondo della sentenza emessa dalla Corte d’Appello non è nell’avere congelato il blocco dell’immigrazione di persone con visti legali proveniente dai sette Paesi scelti dal Presidente. L’Ordine Esecutivo firmato da Trump è dilettantitisco, approssimativo, generico e “irrazionale”, ma una sua riedizione riveduta e corretta da consiglieri più preparati del marito della figlia Ianka e del Rasputin della destra estrema, Steve Bannon che lo condizionano e assecondano, potrebbe avere – dicono giuristi come il prof. Alan Dershowitz che non è certamente un trumpista – probabilità di passare l’esame dei giudici.

 

Il cuore malato dei decreti sparacchiati dal Presidente è in quella parola utilizzata da uno dei suoi legali, “unreviewiable”, non rivedibile, per dare agli ukaz della Casa Bianca un tono di irreversibilità. In parole chiare: questo Capo dello Stato e del Governo non è soggetto all’esame e alle revisioni della magistratura, hanno sostenuto i suoi rapptesentanti.

 

Ma come già a Nixon negli anni ’70 e a Clinton negli anni ’90, i giudici hanno ricordato, respingendo la sua tesi, quello che tutti noi che abbiamo dovuto sostenere l’esame per la cittadinanza sappiamo: che il governo degli Stati Uniti è composto da tre “poteri” uguali e distinti, l’Esecutivo, il Legislativo e il Giudiziario. E ogni tentativo di affermare la supremazia dell’uno sull’altro si scontrerà inesorabilmente contro la Costituzione.

 

Chiedendo di essere sottratto alla “review”, alla verifica dei tribunali  e dunque affermando il proprio primato inattaccabile, Trump ha commesso un errore che gli avrebbe impedito di superare l’esamino dei funzionari dell’Immigrazione oltre che una classe di Scuola Media: ha ignorato il fondamento della Costituzione. E se si ostinerà a governare a colpi di decreti, come un satrapo orientale, come un Assad, come un Kim Jong-un, per accontentsare quella minoranza di americani che lo ha votato, si avvicinerà pericolosamente al terreno minato della possibile incriminazione, all'”impeachment”. Non è rispondendo a colpi di tweet magari scritti in tutte maiuscole, che Trump potrà sfuggire alla trappola costituzionale nella quale si sta infilando per vanità e impreparazione. La Corte d’Appello gli ha semplicemente ricordato che è stato eletto per essere Presidente, non Imperatore e che gli Stati Uniti non sono uno dei suo casinò (falliti) o un Reality.

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