The list of personalities and international institutions the American security agency, the NSA, has spied on is getting longer: New revelations from Edward Snowden’s documents, which The New York Times cites, include former Israeli Prime Minister Ehud Olmert, Vice-president of the European Commission Joaquin Almunia, and U.N. missions in Geneva, including the FAO and UNICEF.
However, the British agency, GCHQ, is also involved in the espionage operations. The European Commission's reaction came through spokeswoman Pia Ahrenkilde, who spoke of the unacceptable disclosures, which "deserve the strongest condemnation," and announced, "We will be raising the issue with the authorities of the United States and Great Britain." Also involved in the issue is U.S. President Barack Obama, "The way in which these disclosures happened has been damaging to the United States and damaging to our intelligence capabilities."
The many other targets of the surveillance activities of the U.S. and Great Britain — dating between 2008 and 2011 — also include former Minister of Defense Ehud Barak, the Institute of Physics of the Hebrew University of Jerusalem, the companies Total and Thales, nongovernmental organization Medecins du Monde, a French ambassador, and the German embassy in Rwanda. The United Nations Development Program and World Health Organization were also under surveillance. A 2009 document informed us of the reading of the text messages of Mohammed Ibn Chambas, current joint special representative for the U.N. in Darfur and head of the African Union, and former president of the Economic Community of West African Slaves.
More details on the interceptions came from the British newspaper, The Guardian. The GCHQ, in particular, conducted the operation primarily from a listening base not far from Bude, a Cornwall coastal town: It is an organization, writes The Guardian, that receives consistent NSA funding for joint, trans-Atlantic, surveillance operations. Moreover, always according to the British newspaper, the intelligence agencies, especially the British ones, monitored some German government buildings, in particular, aiming to monitor communications between Germany, Georgia and Turkey. One detail that is likely to cause considerable embarrassment between London and Berlin is that the Germans were already irritated by espionage activities on Angela Merkel’s cell phone.
Precisely to limit the intrusion of the intelligence agencies, the U.N. General Assembly by has adopted by consensus a resolution Germany and Brazil have promoted in support of the right to privacy, inviting all states to stop those actions that violate one of the "fundamental principles of a democratic society."
L'attività di sorveglianza era portata avanti dall'americana Nsa e dalla britannica Gchq. Secondo le rivelazioni di New York Times e Guardian, che citano i documenti della talpa Edward Snowden, le agenzie controllavano anche missioni Onu con sedi a Ginevra, tra cui l'Unicef. Obama: "L'ex agente ci ha danneggiato"
Si allunga l’elenco di personalità e istituzioni internazionali spiati dalla Nsa, l’agenzia di sicurezza americana. Le nuove rivelazioni delle carte della talpa Edward Snowden, citate dal New York Times, parlano dell’ex premier israeliano Ehud Olmert, il vice presidente della Commissione europea, Joaquín Almunia e missioni Onu con sede a Ginevra, tra cui Fao e Unicef. Ma nell’operazione di spionaggio è coinvolta anche l’agenzia britannica Gchq. La reazione della Commissione europea arriva per bocca della portavoce Pia Ahrenkilde, che parla di rivelazioni inaccettabili, che “meritano la più forte condanna” e annuncia: “Solleveremo la questione con le autorità di Stati Uniti e Gran Bretagna“. Sul caso interviene anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama: “Le rivelazioni di Snowden hanno danneggiato gli Usa” e “hanno danneggiato il modo con cui raccogliamo intelligence”.
Tra gli oltre mille obiettivi delle attività di sorveglianza statunitense e britannica, che risalgono agli anni tra 2008 e 2011, figurano anche l’ex ministro della Difesa Ehud Barak, l’istituto di fisica dell’Università ebraica di Gerusalemme, le compagnie Total e Thales, l’ong Médecins du Monde, un ambasciatore francese, l’ambasciata tedesca in Ruanda. Sorvegliati anche il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità. In un documento del 2009 si apprende che venivano letti gli sms di Mohammed Ibn Chambas, attuale inviato speciale per il Darfur di Onu e Unione Africana, allora presidente dell’Ecowas, la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale.
Altri dettagli sulle intercettazioni arrivano dal quotidiano britannico Guardian. La Gchq, in particolare, conduceva l’operazione principalmente da una base d’ascolto non lontano da Bude, cittadina costiera della Cornovaglia: si tratta di una struttura, scrive ancora il Guardian, che riceve consistenti fondi dalla Nsa per operazioni congiunte di sorveglianza transatlantica. E ancora, sempre secondo il giornale inglese, le agenzie d’intelligence, quella britannica in particolare, sorvegliavano alcuni edifici governativi tedeschi con l’obiettivo in particolare di monitorare comunicazioni tra la Germania, la Georgia e la Turchia. Un dettaglio che rischia di creare non poco imbarazzo tra Londra e Berlino, già irritata per l’attività di spionaggio operata sul cellulare diAngela Merkel.
E proprio per limitare l’intrusione delle agenzie di spionaggio, l’Assemblea Generale dell’Onu ha adottato per consenso una risoluzione promossa da Germania e Brasile per sostenere il diritto alla privacy, invitando tutti gli Stati a interrompere le azioni che violano uno dei “principi fondamentali di una società democratica”.
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The economic liberalism that the world took for granted has given way to the White House’s attempt to gain sectarian control over institutions, as well as government intervention into private companies,
The madness lies in asserting something ... contrary to all evidence and intelligence. The method is doing it again and again, relentlessly, at full volume ... This is how Trump became president twice.