La rivista Nature paragona con un questionario a 360 gradi le posizioni
dei candidati alla Casa Bianca su temi chiave, dall’ambiente alla ricerca
Scienza, ambiente e staminali
Obama e McCain a confronto
di ALESSIA MANFREDI
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Barack Obama
IN una corsa alla Casa Bianca dominata finora da Afghanistan, Iraq ed economia arriva il momento della scienza. A mettere sotto esame Barack Obama – balzato ora in testa ai sondaggi – e John McCain è la rivista Nature, con un questionario a 360 gradi sui grandi temi della scienza, dell’ambiente, dell’energia e della ricerca. Alla vigilia del primo dibattito presidenziale che, se confermato, venerdì in Mississippi vedrà faccia a faccia il senatore nero dell’Illinois e l’eroe del Vietnam, i candidati vengono confrontati su una serie di questioni chiave che condizioneranno fortemente la direzione che gli Stati Uniti prenderanno dopo il 4 novembre.
Barack Obama ha accettato di rispondere alle domande di Nature, che pubblica sul suo ultimo numero uno speciale dedicato alle presidenziali, mentre il rivale repubblicano ha preferito declinare. La rivista scientifica ha allora dedotto le sue posizioni da recenti interviste e dichiarazioni pubbliche. Ecco le principali.
Ricerca scientifica. “Mi impegno a rafforzare la leadership degli Stati Uniti in campo scientifico, tecnologico e dell’innovazione e questa sarà una priorità centrale della mia amministrazione” promette Barack Obama, quantificando l’impegno in termini economici: un raddoppio del budget destinato alla ricerca di base nell’arco dei prossimi dieci anni. Anche McCain promette maggiori fondi per la scienza, senza però dare cifre né tempi. Se Obama sottolinea l’importanza della ricerca di base, McCain sembra più interessato alle applicazioni tecnologiche. Significativo, rileva Nature, è che i consulenti per la scienza e tecnologia del senatore repubblicano vengono dal mondo della politica e dell’industria (da Carly Fiorina, ex ceo di Hewlett Packard a James Woolsey, ex direttore della Cia), mentre quelli di Obama sono soprattutto accademici (da Harold Varmus, del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center, a Sharon Long, Stanford University).
Darwin e disegno intelligente. “Credo nell’evoluzione e sostengo il forte consenso all’interno della comunità scientifica sul fatto che l’evoluzione sia scientificamente fondata”, sostiene Obama. Un po’ più vago è il McCain-pensiero. Il tema divide e fa discutere gli Stati Uniti: in proposito il senatore dell’Arizona dice di credere nell’evoluzione, “ma quando guardo il tramonto nel Grand Ganyon credo anche nell’intervento di Dio”. A favore del creazionismo è la sua vice Sarah Palin, convinta della necessità di insegnarne a scuola le teorie “sulla base di un sano dibattito”.
Cellule staminali. Altro tema caldo è quello della ricerca sulle cellule staminali, che promettono progressi significativi per malattie come il Parkinson e l’Alzheimer. Obama vuole abolire il bando imposto dal presidente George W. Bush che blocca i finanziamenti federali alle linee di ricerca su staminali embrionali. A parere del candidato democratico questo bando ha “ammanettato i nostri scienziati impedendo loro di competere con le altre nazioni”. McCain ha votato contro il bando, voluto da Bush nel 2001, per ben due volte ma spera che il dibattito etico possa essere superato da avanzamenti tecnici. Diversa però è la posizione della sua combattiva compagna di ticket Sarah Palin, che dice no a questo tipo di ricerche scientifiche.
Nucleare ed emissioni. Obama non esclude l’impiego del nucleare al posto dei combustibili fossili, ma prima di pensare a una possibile espansione è convinto che si debba affrontare il problema dello smaltimento in sicurezza delle scorie. McCain è un fautore del nucleare e ha promesso di costruire 45 nuovi impianti entro il 2030, con l’obiettivo di arrivare poi a 100. Anche sulle emissioni i due rivali sono piuttosto distanti: Obama è favorevole a una riduzione delle emissioni dei gas inquinanti dell’80 per cento entro il 2050, mentre McCain si ferma al 60 per cento.
Spazio. Lo spazio, invece, avvicina i due sfidanti, entrambi favorevoli allo sviluppo dei programmi di esplorazione. Obama condivide l’obiettivo di mandare missioni umane sulla Luna entro il 2020, per poi dirigersi verso Marte. Per McCain sono “top priority” e un “riflesso del potere e dell’orgoglio nazionale”: in proposito il candidato repubblicano promette nuovi finanziamenti.
(25 settembre 2008) Tutti gli articoli di esteri
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