Thanks to Bermuda, Google Evades $2 Billion in Taxes

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Google grazie alle Bermuda evita di pagare tasse per 2 miliardi

Il più celebre motore di ricerca al mondo, con un artificio di scatole finanziarie, avrebbe trasferito 9,8 miliardi di ricavi dalla California alle Bermuda, con un vantaggio fiscale di almeno 2 miliardi di dollari

MILANO – Nel 2011 Google ha evitato di pagare circa 2 miliardi di dollari di tasse sul reddito aziendale trasferendo fatturato per 9,8 miliardi di dollari a una società di comodo alle Bermuda, una cifra tre volte superiore a quella di tre anni fa e pari all’80% circa dei profitti totali al lordo delle tasse di Google. Come riporta Bloomberg, il trasferimento non viola la legge, ma consente a Google di dimezzare il dovuto al fisco poiché alle Bermuda non è prevista una tassazione del reddito aziendale. I dettagli del trasferimento sono contenuti nella documentazione presentata alle autorità da una controllata olandese e potrebbero inasprire la contesa che la società Usa ha aperto con il Fisco in Italia, Francia Uk e Australia.

Google, dal canto suo, sostiene di essere in regola e che i suoi investimenti stanno aiutando l’Europa a uscire dalla crisi. In Gran Bretagna, sono oltre 2mila i lavoratori del motore di ricerca americano. Ma secondo le autorità locali, attraverso stratagemmi conosciuti come il Dutch sandwich e il Double Irish, starebbe eludendo le tasse che dovrebbe versare nei Paesi in cui opera. La tattica consente di trasferire i pagamenti dei diritti per brevetti, marchi e altro dalle controllate in Irlanda e in Olanda alle Bermuda. Lo scorso anno Google ha avuto un tax rate (l’incidenza delle tasse sui risultati operativi) del 3,2%, mentre per le società europee si aggira tra il 26 e il 34%.

(10 dicembre 2012)

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