The Oakland Star Following in Kamala’s Footsteps

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La stella di Oakland sulle orme di Kamala

di Massimo Gaggi | 01 dicembre 2022

Di etnia hmong, minoranza sparsa tra le montagne della Cina e qualche comunità indocinese, Sheng Thao, 37 anni, è arrivata in America ancora bambina: rifugiata in fuga dal Laos sconvolto dalle persecuzioni.

Dopo Kamala Harris, un’altra stella della politica è nata ad Oakland? La turbolenta città portuale californiana affacciata sulla baia di San Francisco fatica a contenere crimini e violenze, e, con le sue sterminate tendopoli degli homeless, è l’isola dei diseredati nella ricchissima Bay Area, estesa fino alla Silicon Valley. Ma è anche una città giovane (ospita gli studenti della vicina università di Berkeley senza una famiglia facoltosa alle spalle), vivace, vogliosa di riscatto. Kamala è partita da qui e qui torna spesso. In un’America divisa tra una destra radicale dura con gli immigrati e che in molte città fa di tutto per allontanare i senzatetto, mentre a sinistra si professa tolleranza ma senza affrontare i problemi sociali e di convivenza, Oakland ha avuto il coraggio di eleggere sindaco una ex homeless. Di etnia hmong, minoranza sparsa tra le montagne della Cina e qualche comunità indocinese, Sheng Thao, 37 anni, è arrivata in America ancora bambina: rifugiata in fuga dal Laos sconvolto dalle persecuzioni.

Quindici anni fa, di nuovo in fuga, stavolta da un compagno che abusava di lei, Sheng ha vissuto a lungo in un’auto col suo neonato ma non si è persa d’animo: non solo è riuscita a trovare un buon lavoro e a dare un tetto al figlio, ma si è impegnata nel sociale e poi in politica. Prima organizzatrice della mensa dei poveri presso la Berkeley University, poi stagista nell’ufficio del vicesindaco, Rebecca Kaplan fino a diventare il suo capo di gabinetto e a essere eletta consigliere comunale. Apprezzata negli anni della pandemia per come ha organizzato distribuzione di vaccini e mascherine, ma anche per la creazione di un servizio di consegna di cibo a domicilio per gli anziani, nella campagna elettorale contro un altro democratico moderato, Sheng, progressista ma con un forte impegno anticrimine che passa anche per il rafforzamento della polizia, è riuscita a convincere la maggioranza degli elettori che l’emergenza senzatetto può essere gestita. Il suo piano prevede la costruzione di 30 mila alloggi in 8 anni. Nel frattempo gli homeless lasceranno gli accampamenti sotto i viadotti autostradali per trasferirsi in parcheggi attrezzati per camper e roulotte, ai quali il comune garantirà servizi idrici, sanitari e di nettezza urbana. Piano ambizioso ma pratico. E la città, per ora, la appoggia con entusiasmo.

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